DOLORE ALLA SPALLA? SPALLA BLOCCATA? STOP AL DOLORE SIN DALLA PRIMA SEDUTA!
Il trattamento delle patologie degli arti superiori è indispensabile per recuperare la piena funzionalità di spalle, gomiti e mani.
Aequilibrium Centro Medical Fitness
si affida a professionisti esperti e aggiornati per portare avanti percorsi riabilitativi personalizzati. Queste terapie sono richieste in presenza di una sintomatologia dolorosa che può essere segnale di infiammazioni o lesioni articolari. Uno dei problemi più comuni è la spalla bloccata che colpisce soprattutto i soggetti di età inferiore ai 40 anni. Il nostro staff pianificherà una serie di terapie conservative che migliorano lo stato del tuo benessere. Per informazioni sul trattamento delle patologie degli arti superiori, contatta la sede di via Gramsci 19, a San Giovanni Suergiu.
Con il termine di spalla dolorosa (o periartrite scapolo-omerale) si comprendono tutte le situazioni in cui vi è un dolore alla spalla dovuto a un’infiammazione che coinvolge i tessuti di natura fibrosa che circondano un’articolazione: tendini, borse sierose e tessuto connettivo. Questi appaiono alterati e possono frammentarsi e calcificare. Questa forma di dolore alla spalla colpisce soprattutto soggetti di età inferiore ai 40 anni ed è molto frequente. Si ritiene che sia provocata dall’insieme di più fattori: traumi o microtraumi ripetuti, disturbi dei vasi sanguigni e di nervi, esposizione al freddo, fattori dietetici o tossici.
STIRAMENTI E LESIONI MUSCOLARI
Fra i più comuni trattamenti delle patologie degli arti superiori ci sono le terapie in caso di stiramento e lesione muscolare (strappo). Questi problemi sono dovuti a un trauma provocato da uno sforzo eccessivo (o da un movimento brusco) e danno luogo a dolore intenso quanto localizzato, ematoma, impotenza funzionale. Per evitare frequenti recidive è bene affidarsi a specialisti competenti che pianifichino il recupero passo dopo passo.
La capsulite adesiva (comunemente sindrome della spalla congelata) è un'infiammazione dolorosa che finisce con il limitare progressivamente i movimenti fino alla totale rigidità.
La patologia è frequente soprattutto nelle donne tra i 35 e i 55 anni ma, purtroppo, la diagnosi viene fatta spesso in ritardo e i sintomi vengono talvolta associati a una generica “infiammazione”.
Chiaramente ciò complica la risoluzione del problema e ne allunga i tempi. Il consiglio è quello di rivolgersi a uno staff specializzato di fronte a dolore persistente.
ROTTURA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI (dolore alla spalla)
La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo-tendineo costituito dall’insieme di quattro muscoli e dai rispettivi tendini: sovraspinato, sottoscapolare, sottospinato e piccolo rotondo. Questi muscoli con la loro contrazione tonica stabilizzano la spalla impedendone la lussazione (fuoriuscita della testa omerale dalla cavità glenoidea). I tendini piuttosto vasti (circa cinque centimetri) proteggono l’intera articolazione formando una vera e propria cuffia che avvolge la parte superiore dell’omero.
La sindrome da conflitto è una patologia frequente a carico della spalla, dovuta all’attrito della cuffia dei rotatori e della borsa sotto-acromiale contro il tetto coraco-acromiale. Diverse le cause: artrosi dell’articolazione acromio-claveare,
calcificazione del legamento coraco-acromiale, anomalie strutturali dell’acromion e disequilibrio muscolare. I sintomi tipici sono dolore sulla faccia anteriore o laterale della spalla che si acuisce nel sollevamento del braccio, deficit del movimento articolare e della forza muscolare.
TENDINITE CALCIFICA
Le calcificazioni di spalla sono abbastanza frequenti. Si stima che siano presenti con maggiore frequenza nei pazienti con rottura della cuffia dei rotatori, in coloro che hanno un acromion di forma uncinata, nei soggetti affetti da spalla congelata e più genericamente in coloro che hanno dolore alla spalla. La diagnosi è radiografica e di solito è sufficiente ad evidenziare una calcificazione. La tendinite calcifica é una malattia evolutiva che si instaura nel momento in cui si formano i primi depositi di sali di calcio all’interno del tendine. Successivamente la malattia va incontro ad una fase di maturazione in cui la calcificazione di ingrandisce.
Il “gomito del tennista” è un’espressione che viene comunemente utilizzata per indicare l’epicondilite, un’affezione a carico del gomito dovuta alla degenerazione di un tendine alla sua inserzione ossea sull’epicondilo omerale (piccola sporgenza ossea terminale dell’omero che si trova nel gomito). Questa condizione, che provoca dolore anche molto intenso, è una conseguenza del sovraccarico tendineo dovuto a una continua sollecitazione dei muscoli epicondiloidei (quei muscoli, cioè, che permettono l’estensione del polso e delle dita della mano). La fascia di età più colpita da questo disturbo è quella dai 30 ai 50 anni.
EPITROCLEITE
L’epitrocleite, più comunemente conosciuta come gomito del golfista, è una sindrome dolorosa dovuta generalmente ad un sovraccarico funzionale e/o degenerazione tendinea dei muscoli epitrocleari. Questi sono muscoli interni dell’avambraccio che originano dall’epitroclea e si inseriscono sull’ avambraccio, sul polso e sulla mano. Questi muscoli servono a ruotare all’interno (pronazione) la mano, a flettere il polso e le dita. L’epitrocleite è la causa più frequente di dolore mediale (interno) al gomito.
Il tunnel carpale è un passaggio stretto e rigido costituito dal legamento e dalle ossa alla base della mano. Al suo interno passa il nervo mediano e i tendini. A volte l’ingrossamento dei tendini o altre condizioni che creano gonfiore restringono il tunnel e fanno sì che il nervo mediano risulti compresso.
La conseguenza è il dolore e una sensazione di debolezza o intorpidimento alla mano e al polso, che si irradiano verso il braccio. Sebbene gli stati dolorosi possano indicare altre patologie, la sindrome del tunnel carpale è la più conosciuta e famosa delle neuropatie, ovvero delle patologie in cui i nervi periferici del corpo umano vengono compressi o subiscono traumi.
RIZOARTROSI
Si indica la localizzazione della malattia artrosica nell’articolazione basale del pollice.
Si tratta di una condizione clinica molto frequente dopo una certa età che viene spesso sottostimata e banalizzata perché considerata come una condizione legata all’invecchiamento.
Invece, si tratta di una condizione invalidante non solo perché spesso è bilaterale, ma anche perché rende l’uso del pollice, dito principe della funzione di pinza e di presa della mano, doloroso e limitato.
La tenosinovite stenosante, comunemente nota come dito a scatto, interessa le pulegge e i tendini della mano, indispensabili per la flessione delle dita.
I tendini funzionano come delle lunghe funi e connettono i muscoli dell’avambraccio alle ossa delle dita. Nelle dita le pulegge formano dei tunnel fibrosi entro cui scorrono i tendini, facilitati dalla presenza delle relative guaine. Le pulegge trattengono i tendini vicino alle ossa con lo scopo di ottenere il movimento di flessione delle dita.
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